L'intervista a Nicoletta Costa: dai ricordi della sua prima Fiera del Libro alla vittoria del Bologna Licensing Awards
Ha iniziato ad illustrare libri per bambini che aveva poco più di 10 anni, le sue bozze sono state notate all’estero, tanto che ricorda con affetto l’editore Giappone conosciuto alla Bologna Children's Book Fair che da subito ha creduto in lei.
Tante le novità portate in Fiera. Dal cofanetto “Nell’Orto con Giulio Coniglio” per Ludattica, adattissimo per passare momenti spensierati; alla storia “Giulio Coniglio e il cavallo disubbidiente” che va ad arricchire la collana “Le parole magiche” di Panini.
Guai a lasciarsi sfuggire questi libricini, ogni titolo ricorda ai bambini che è possibile provare sentimenti negativi ma allo stesso tempo si possono avere dei ripensamenti. Dopo il lieto fine i lettori possono divertirsi a completare le attività e ad attaccare gli adesivi presenti nelle ultime pagine.
La Bologna Children's Book Fair festeggia i suoi primi sessant'anni. Quale ricordo ha della sua prima Fiera del Libro e quanto è mutata negli ultimi anni?
È stato molto importante per me il primo approccio con la Fiera del Libro. Ci sono andata dopo la laurea in architettura. Avevo passato un periodo in Spagna con la borsa di studio e mi era stato consigliato, visto che disegnavo sempre, di visitare la Mostra degli Illustratori di Bologna. È stato uno shock per me, i libri stranieri che ho visto in quel momento, era il '78, in Italia non c'erano. Che ci fossero dei libri per bambini così belli mi ha dato veramente la voglia di provarci. Ho tentato immediatamente di partecipare alla Mostra degli Illustratori che era molto selettiva e sono riuscita ad entrare. Questo mi ha dato un grandissimo sprint. Ho continuato come architetto e di sera disegnavo, facevo cose per bambini.
Trovo che in questi anni la BCBF non sia molto cambiata. Forse è cambiato chi popola la Fiera. Anni fa si vedevano gli illustratori del Nord Europa vestiti in maniera molto divertente e colorata, avevano le treccine, gli zaini colorati, le calze a righe, erano molto carini.
Andavamo in giro mostrando i nostri disegni originali, pezzi unici. Le illustrazioni viaggiavano con grande rischio per posta. Io spedivo in Giappone. Adesso si utilizza wetransfer. Ho bei ricordi di quegli anni.
"Il concetto è sempre lo stesso, ci sono persone che amano i libri, coloro che si dedicano ai libri per bambini. È sempre un posto fantastico la Fiera del Libro."
Ieri per lei è arrivato un prestigioso riconoscimento. La vittoria del Bologna Licensing Award per la nuova categoria "Best Licensed Toy Project"grazie al raccontastorie Faba, che contiene le più belle storie della Nuvola Olga e altri personaggi. Come è nata l'idea di questo progetto che stimola l'immaginazione dei bambini?
Questo progetto non nasce da una mia idea, è stato prodotto da Faba che ha acquistato le storie della Nuvola Olga e Giulio Coniglio. È un prodotto che mi piace tantissimo e in cui credo tantissimo. È uno strumento che non sostituisce il momento di lettura insieme, piuttosto fa venire voglia di utilizzarlo in autonomia. Le storie sono lette da persone professionali. Io stessa lo ascolterei volentieri per addormentarmi.
Che sapore hanno i titoli che ha portato in Fiera?
Attualmente sto lavorando a titoli che saranno pronti a breve, a Bologna ho portato "Giulio Coniglio e il Cavallo disubbidiente" della collana "Le parole magiche" di Franco Cosimo Panini. Ognuno di questi libri tratta un aspetto del carattere da "revisionare". Tra i personaggi che dispensano consigli c'è la Lumaca Laura. Sono libri che mi divertono molto, hanno tante pagine e vanno bene per bambini dai quattro/cinque e anche per quelli di sei che vogliono leggere da soli. Sono scritti in stampatello. Ne mancano ancora due per concludere la collana, uno di questi tratterà il tema dell'invidia. Sono storie che finiscono bene. È un mondo idilliaco.
Tra le novità che vedremo nei prossimi mesi sugli scaffali...
Il fumetto di Nina e Olga della per Mondadori e albi cartonati e fustellati di Giulio Coniglio. Per scaramanzia ho altri due progetti nell'aria ma al momento preferisco non parlarne.
Da sempre mette al centro la natura e la ciclicità del tempo. Per lei quanto sono importanti questi aspetti?
In realtà è una scelta che nasce dalle caratteristiche del personaggio: la nuvola, l'albero... e
molte volte sono richieste dall'editore. Le scelte più strambe solitamente vengono in mente a me come "L'Albero Giovanni che sogna di andare sulla Luna". Sulle stagioni c'è sempre da dire una cosa nuova, sono interessanti.
Come ci si sente ad essere presente nelle case di tutti gli italiani che hanno un piccolo lettore in casa?
Mi rendo conto, adesso che ci sono i social e la comunicazione è molto vivace e immediata, che ci sono persone che per anni e anni hanno usato i miei libri. Alla Lucca Comics mi si è avvicinato un giovane signore con i baffi e un libro in mano, chiedendomi di firmarlo. Pensavo che fosse per i suoi bambini, in realtà era per lui. Avrà avuto trent'anni e mi ha fatto impressione.
Non posso salutarla senza chiederle quale libro le piacerebbe sfogliare se fosse una bambina?
Il mio libro preferito è "Nel Paese dei mostri selvaggi" di Sendak. Forse mi piacerebbe anche il "Babar" che avevo io da piccola scritto in Francese.
Come darle torto!
Ringrazio Nicoletta per questa intervista e vi invito a cercare le sue novità sul sito ufficiale.
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