Recentemente mi è capitato fra le mani un articolo medico che riportava dati allarmanti sull'utilizzo smisurato di dispositivi come pc, tablet, telefonini, videogiochi.
I bambini da 0 a 2 anni non dovrebbero essere esposti alla tecnologia, dai 3 ai 5 l'esposizione dovrebbe essere limitata ad un'ora al giorno, mentre dai 6 ai 18 non più di due ore al giorno. Pochissimi rispettano queste indicazioni e proprio per questo motivo la corteccia prefrontale dei bambini si sta visibilmente modificando portando gravi conseguenze sullo sviluppo e l'evoluzione della crescita e della personalità. Vi lascio il link all'articolo che riporta i dati della ricerca condotta dall'American Academy of Pediatrics e dalla Canadian Society of Pediatrics (clicca qui).
Allora perché non fare un passo indietro. Non dico arretrare e non accettare l'evoluzione ma semplicemente interrogarsi su quanto sia importante e fondamentale aiutare i nostri figli a non abusare delle nuove tecnologie.
COME EDUCARE FIGLI IPERCONNESSI
Janell Burley Hofmann
Giunti
«Mi ero illusa di proteggere mio figlio dalla tecnologia, ma il divieto di possedere il telefonino non gli aveva impedito di utilizzarlo. In compenso, aveva impedito a me di insegnargli a farlo. Tra le due cose c’è un’enorme differenza.»
La sera di Natale, Janell incarta il nuovo iPhone per Gregory, il figlio tredicenne. Mentre deposita il pacco sotto l’albero, una valanga di dubbi la investe: «Il mio ragazzo sarà ancora capace di stare seduto ad aspettare senza bisogno di navigare o chattare? Dovrò conoscere le password di tutti i suoi account? Vorrà ancora comunicare e stare con gli altri senza mettere in mezzo la tecnologia?». Insieme al marito, decide di preparare un accordo che Greg dovrà firmare prima di cominciare a utilizzare il regalo.
Le iRules, le regole del patto, vengono pubblicate in rete dall’Huffington Post e subito diventano virali. Moltissimi genitori condividono le preoccupazioni degli Hofmann. Avere cinque figli offre a Janell una gran varietà di esperienze e le sue soluzioni sono flessibili, adattabili a famiglie diverse.
L’importante è applicare i princìpi e i valori di sempre anche a questo ambito dell’educazione. Senza paura, perché le nuove tecnologie non possono essere evitate o ignorate: fanno parte della nostra vita e, ancor più, di quella dei nostri figli.
I bambini da 0 a 2 anni non dovrebbero essere esposti alla tecnologia, dai 3 ai 5 l'esposizione dovrebbe essere limitata ad un'ora al giorno, mentre dai 6 ai 18 non più di due ore al giorno. Pochissimi rispettano queste indicazioni e proprio per questo motivo la corteccia prefrontale dei bambini si sta visibilmente modificando portando gravi conseguenze sullo sviluppo e l'evoluzione della crescita e della personalità. Vi lascio il link all'articolo che riporta i dati della ricerca condotta dall'American Academy of Pediatrics e dalla Canadian Society of Pediatrics (clicca qui).
Allora perché non fare un passo indietro. Non dico arretrare e non accettare l'evoluzione ma semplicemente interrogarsi su quanto sia importante e fondamentale aiutare i nostri figli a non abusare delle nuove tecnologie.
COME EDUCARE FIGLI IPERCONNESSI
Janell Burley Hofmann
Giunti
«Mi ero illusa di proteggere mio figlio dalla tecnologia, ma il divieto di possedere il telefonino non gli aveva impedito di utilizzarlo. In compenso, aveva impedito a me di insegnargli a farlo. Tra le due cose c’è un’enorme differenza.»
La sera di Natale, Janell incarta il nuovo iPhone per Gregory, il figlio tredicenne. Mentre deposita il pacco sotto l’albero, una valanga di dubbi la investe: «Il mio ragazzo sarà ancora capace di stare seduto ad aspettare senza bisogno di navigare o chattare? Dovrò conoscere le password di tutti i suoi account? Vorrà ancora comunicare e stare con gli altri senza mettere in mezzo la tecnologia?». Insieme al marito, decide di preparare un accordo che Greg dovrà firmare prima di cominciare a utilizzare il regalo.
Le iRules, le regole del patto, vengono pubblicate in rete dall’Huffington Post e subito diventano virali. Moltissimi genitori condividono le preoccupazioni degli Hofmann. Avere cinque figli offre a Janell una gran varietà di esperienze e le sue soluzioni sono flessibili, adattabili a famiglie diverse.
L’importante è applicare i princìpi e i valori di sempre anche a questo ambito dell’educazione. Senza paura, perché le nuove tecnologie non possono essere evitate o ignorate: fanno parte della nostra vita e, ancor più, di quella dei nostri figli.
Commenti
Posta un commento